Il
paesaggio, viabilità storica del Valdarno Inferiore
"Colui
che ignora il poetico della natura, ignora una grandissima parte
della natura, anzi non conosce assolutamente la natura, perché,
non conosce il suo modo di essere".
Giacomo
Leopardi - Zibaldone
Proposta
d'inserimento all'interno dell'Offerta Formativa del Valdarno Inferiore
del progetto di Educazione Ambientale, "Educazione allo Sviluppo
Sostenibile Cittadini Attivi protagonisti dei percorsi di conoscenza,
consapevolezza e cambiamento". Circolo di Studio con tematiche
riguardanti la viabilità storica del territorio e
le trasformazioni attraverso i secoli della morfologia del paesaggio
del Valdarno Inferiore. Tracce storiche della viabilità
dal
periodo feudale e comunale al sec.
XV al sec. XIX e traccie isediative.
Un
Circolo di Studio sul Paesaggio
del Valdarno Inferiore, dedicato alla viabilità storica
e alle trasformazioni attraverso i secoli della morfologia del territorio
del Valdarno Inferiore. Ritrovare
interesse per la storia del territorio e l'architettura dei luoghi.
Un occasione di scambio di conoscenza
tra esperti e comuni cittadini in grado di fornire una lettura del
territorio riscoprendo peculiarità e luoghi di pregio: case coloniche,
pievi, torri,mulini, ospedali, le ville, nella loro integrazione
con il paesaggio. Qui il termine "paesaggio" è
impiegato dunque nelle sua valenza codificata anche dalla giurisprudenza
che lo interpreta come "l'insieme delle forme di un luogo e
delle relazioni tra di esse" con una particolare valenza assegnata
al concetto di integrazione tra verde e costruito, significato ripreso
dal Nuovo Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio e dalla Convenzione
europea del paesaggio del 2000 che lo considera come parte del territorio
percepita dalla popolazioni il cui carattere deriva dall'azione
dei fattori naturali e umani e delle loro interrelazioni. L'ipotesi
di fondo è che solo partendo dalla conoscenza si possono attivare
politiche di salvaguardia e tutela del paesaggio e del territorio
nel suo scenario attuale.
Gli
obiettivi del circolo sono di natura divulgativa e conoscitiva:
ritrovare
le tracce insediative del territorio del Valdarno
Inferiore nei comuni di Fucecchio, S.Croce, Montopoli, Castelfranco.
raccontare il patrimonio del centro storico di S. Miniato
con la cura di leggerne lo stato di conservazione e visibilità attraverso
il web. Il percorso nasce come istanza di cittadinanza attiva all'interno
del terzo settore e si avvale di alcuni contenuti ispiratori della
legge n.1089 del 1939 recepiti successivamente dalla Costituzione
italiana. Fra quei principi ne emergono due: "il patrimonio artistico
pubblico è proprietà dei cittadini in quanto titolari della sovranità
popolare"; "lo stato ha il dovere di tutelare il patrimonio culturale
nella sua interezza." Il circolo di studio si pone quindi come
primo obiettivo principale quello di raccogliere una documentazione
di valore scientifico sulla viabilità storica e sul paesaggio
Inferiore. Il materiale raccolto potrà formare un archivio
web per garantire una piena accessibilità
alla documentazione. Questo per favorire la rete come soggetto strategico
di grande visibilità. la ricerca potrà diventare un
laboratorio aperto a aggiornabile negli anni anche nella prospettiva
di organizzare delle letture tridimensionali del territorio.
Il
tema della morfologia
e 'visibilità del paesaggio'
riguarda nell'ampia problematica contemporanea
dell'impatto ambientale; V.I.A. Valutazione di impatto ambientale
esteso alle relazioni tra il patrimonio antropizzato e il paesaggio.
"Gli
studi d'impatto sono uno strumento di supporto alla decisione che
serve a verificare, in modo preventivo, trasparente e partecipato,
le conseguenze ambientali e l'accettabilità sociale di una determinata
azione. Così definiti, gli studi d'impatto soddisfano profonde esigenze
della nostra società post-industriale, nei suoi aspetti di società
complessa fondata sulla tecnologia e quindi costretta a convivere
con il rischio tecnologico e a decidere in condizioni di incertezza;
società democratica e scolarizzata ove il cittadino/utente afferma
con forza la sua volontà di essere presente nelle decisioni che
lo riguardano. Gli studi d'impatto ambientale premiano l'insieme
rispetto al settore, la globalità rispetto al dettaglio; essi sono,
dunque, strumenti di sistema che danno i loro risultati migliori
quando esiste una "cultura di sistema" cioè quando decisori, valutatori,
tecnici e pubblico, conoscono realmente le caratteristiche dello
strumento e sono capaci, tutti insieme, di adoperarlo correttamente."
Le
lezioni e gli approfondimenti del Circolo sono coordinati dal Dott.
Marco Rotonda e saranno tenuti da:
Dott.
Simone Gorelli - Environmetal Man.
Agency s.r.l.
Dott.ssa
Isabella Gagliardi
Iscrizioni:
Inviare
curriculum a info@limen.org
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